La vita all’interno del Monastero si svolge secondo un ritmo cadenzato di preghiera, di lavoro e di riposo. Non ozio, non dissipazione ma attività operosa e orante sotto lo sguardo del Redentore.
La cappella, chiamata Coro, è l’anima del Monastero, il luogo in cui le sorelle si incontrano in una convergenza di intenzioni, orazioni e canti. Il salmodiare fa eco a quello degli altri monasteri del mondo, elevando così la preghiera corale di tutta la Chiesa pellegrina in questa terra. È lì che si dissolvono i confini e le distanze. È lì che il mondo intero geme, offre, gioisce e spera. La forza universale della preghiera raggiunge, nel coro unanime che si alza all’Altissimo, un’efficacia fondata sulla misericordia di Dio che mai delude chi lo invoca.
La clausura non è separazione ma concentrazione sull’”Essenziale” su cui far confluire i gemiti e le speranze dell’umanità. Le sorelle di Santa Chiara vivono di provvidenza e del loro lavoro. Alla mensa consumano con animo semplice e grato quanto viene loro donato.
Alla porta del Monastero bussano in tanti per chiedere aiuto morale e spirituale e trovano aperta una finestra di cielo che offre ascolto, sostegno, guida e speranza.